Ad Expo gli ultimi due appuntamenti con l’olio extravergine tracciato

UnaprolMILANO – Il profilo dell’olivicoltura di qualità italiana emerge dal convegno sulla biodiversità delle filiere tracciate organizzato da Unaprol nell’area Agriexpo all’ingresso Sud del Cardo ad Expo. 700 filiere e 7000 aziende inserite nel più grande progetto europeo di tracciabilità che esalta i sapori di oltre 350 varietà diverse. Da Nord a Sud del Belpaese s’incontra una molteplicità di espressioni organolettiche che conferiscono al prodotto locale una tipicità unica e spesso irripetibile. Nella sostanza la differenza tra le produzioni olearie delle regioni italiane e altri oli non italiani è legata ad un particolare patrimonio chimico, costituito da un centinaio di molecole presenti in concentrazioni molto limitate e addirittura non presenti in questi ultimi, le cui variabili costituiscono la differenza esplicita che contribuisce a determinare la biodiversità italiana promossa da Unaprol – Consorzio Olivicolo italiano.

Gli altri fattori che contribuiscono a diversificare la produzione italiana sono il clima, l’altitudine, il paesaggio rurale circostante nel quale l’albero di olivo è perfettamente integrato. Elementi  che conferiscono all’olio extra vergine di oliva di alta qualità della filiera olivicola italiana di Unaprol,  profili organolettici costituiti da profumi, sensazioni e sapori caratteristici.

Numerose le varietà di olive presenti nella penisola. Tra queste: Taggiasca e Lavagnina in Liguria; Frantoio e Leccino in Toscana; Casaliva sul Lago di Garda; Moraioloin Umbria; Carboncella in Sabina; Gentile in Abruzzo; Rotondella in Campania; Ogliarola, Coratina, Cima e Cellina in Puglia; Carolea e Dolce di Rossano in Calabria;Nocellara del Belice e Tonda Iblea in Sicilia; Bosana, Nera di Gonnos, Pizz’e Carroga in Sardegna. Sono queste le varietà prevalenti che determinano la differenza tra i profili organolettici degli extra vergini locali.

Si va dall’olio delicato, dall’aroma dolcissimo e pronto per l’immediato consumo, a quello fruttato e ricco di sapore. C’è l’extra vergine con sensazione erbacea e quello con retrogusto amaro di mandorla con pizzicore lieve. Giallo oro, con tonalità intense e velato.  Dai riflessi verdi ed aranciati con profumi di erba di sfalcio. Tutti i colori del sole, che racchiudono i mille sapori dell’olio extra vergine di oliva prodotto in Italia che i consumatori potranno ancora apprezzare nelle ultime due tappe sulle filiere tracciate del Centro Nord e del Centro Sud organizzate da Unaprol il prossimo 29 e 30 ottobre a Milano e chiudere EXPO 2015 con un giro di extra vergine veramente italiano e garantito dal progetto di tracciabilità del consorzio olivicolo italiano.