Le sculture di Claudio Cuomo in mostra dal 2 maggio

ALDA MERINIFIRENZE- Sarà la Galleria d’Arte “Nuvole Volanti”, a Castelfalfi (in provincia di Firenze) la location che, a partire da sabato 2 maggio alle ore 17:00,  ospiterà la mostra “La Canaglia – The Rogue” di Claudio Cuomo. Curata da Francesco Gucci, direttore della Galleria, la mostra presenta una installazione con 12 cani – “La Canaglia” – meticci e di razza. Oltre al gruppo delle 12 sculture del maestro Cuomo, saranno esposti “Uomo con ombrello al vento” e “Portati qualcosa di pesante e aspettami al solito incrocio alle 6”. A queste due figure maschili si aggiunge la singolare scultura in carta pesta della poetessa Alda Merini, il cui titolo è “Alda Merini in persona”.

La particolarità dell’installazione risiede nel fatto che 13 delle 15 sculture sono mobili. Infatti, i cani ed Alda Merini amano spostarsi senza preavviso, curiosare ovunque nella grande Tenuta, guardare, osservare, annusare, pensare, stupirsi del luogo che li ospita.

In Galleria, le due figure maschili saranno di riferimento. Le due sculture, a loro modo sbandate, sapranno dirvi qualcosa in più del resto dell’installazione.

La cartapesta di Claudio Cuomo, densa, attonita, descrive il multiverso che ci accompagna. Uomini portati via dal vento, uomini in partenza con le loro povere cose verso un orizzonte che si sposta sempre più in là, cercano di proteggere e conservare qualcosa della loro unicità, strapazzati dalla potenza dei mondi.

Il branco di cani “La Canaglia” compare come vero depositario di molecole di umanità, di incontri possibili, di sentimenti vivibili; curiosamente tra loro legati ai sensi , curiosamente sereni e liberi. Leggeri, vivi: testimoni di se stessi e della semplicità del vivere.

Una serenità fatta di materia povera, di colore semplice. Di un’armonia stupita dal fatto che non sia possibile semplicemente esistere, vivere, o semplicemente morire. Una poetica dell’immensità che attraversa il quotidiano e la ricchezza delle diversità.

Claudio Cuomo, per immaginare un’umanità capace di desiderare incontri e  scambi, si rifugia ai margini, modella carta in forma di cani, di uomini, di personaggi amati e conosciuti, e  affida loro il compito di testimoniare  pace. E’ uno sguardo materico e puro, ingenuo ma senza ingenuità.

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