Biennale Danza: Abitare il mondo – trasmissione e pratiche

Virgilio Sieni
Virgilio Sieni

Prendono il via il 2 maggio le attività del Settore Danza della Biennale di Venezia e si concluderanno il 28, 29 e 30 giugno con 3 giornate consecutive che vedranno dalla mattina fino a notte, in due aree diverse di Venezia – San Marco e Arsenale, la presentazione al pubblico di brevi coreografie, tutte inedite, frutto dei diversi percorsi di formazione e creazione che sono oggetto di Biennale College Danza.

“Abbiamo iniziato nel 1999 con un’Accademia di danza diretta da Carolyn Carlson, interrotta nel 2003 – ha ricordato il Presidente Paolo Baratta. Nel 2008 Ismael Ivo ha ripreso il modulo della Carlson e ha sviluppato un’apertura alla città e al pubblico con le sue Open doors, evolvendo verso quello che oggi deve diventare Biennale College Danza. Un’attività in cui i giovani lavorano e si esercitano con maestri allo scopo di realizzare fatti compiuti, poiché la compiutezza del risultato è altrettanto importante. Caratteristica fondante di Biennale College – ha precisato Baratta – è infatti di aiutare chi ha talento ad attraversare la strada dall’apprendimento primario verso la creazione, misurandosi, grazie alla presenza dei maestri, innanzitutto con se stesso, la propria capacità, la propria creatività e il proprio carattere”.

Biennale College, che interessa tutti i settori della Biennale di Venezia – cinema arte architettura spettacolo dal vivo – diventa momento centrale attorno a cui si definiscono le attività del Settore Danza per il triennio 2013-2014-2015. Attraverso Biennale College si gettano le basi di un nuovo rapporto tra creatività e festival, in programmazione nel 2014, ma anche di un dialogo con le altre arti a partire dagli stessi settori dello spettacolo dal vivo della Biennale.

Abitare il mondo – trasmissione e pratiche è il titolo del programma triennale del neo direttore Virgilio Sieni, “improntato – come dichiara il coreografo – sul senso della trasmissione ponendo la danza al centro di un dialogo intenso, teso ad aprire la ricerca dei linguaggi del corpo alle questioni del mondo contemporaneo. Ci rivolgeremo con continuità alla formazione, aprendo il campo alla creazione di luoghi in cui i danzatori e i coreografi incontreranno maestri, studiosi, artisti, filosofi e saranno invitati a condurre delle esperienze inedite anche con anziani, donne e uomini, bambini, non vedenti e intere comunità. Un triennio che, di volta in volta, si aprirà al pubblico attraverso cicli di visioni e spettacoli secondo un sistema di adiacenza tra le arti. Il progetto triennale include il 9. Festival Internazionale, pensato come un articolato sistema di dialoghi tra le culture del mondo; il Festival proporrà cicli di esperienze e spettacoli presentati come dittici e polifonie: spazi adiacenti che ospiteranno il dialogo tra la danza contemporanea e le altre arti, l’antropologia e la filosofia”.

Il nuovo progetto di Sieni per il Settore Danza, intitolato Abitare il mondo, per il 2013 prevede un ciclo di percorsi di formazione e creazione sul linguaggio della danza contemporanea che si conclude in brevi spettacoli – frammenti singoli o in forma di dittico – aperti al pubblico negli ultimi 3 giorni di giugno. Ogni giornata, dalla mattina fino a notte, vedrà protagonista un’area della città di Venezia, o polis, attraversata dalle creazioni di Biennale College Danza. Ogni area, con i suoi campi, campielli, cortili e chiostri, sale di palazzi, teatri e arsenali, diventerà un sistema articolato di luoghi, messo in relazione con il processo di creazione, ma anche percorso dal pubblico in un tragitto che dall’intimità degli spazi chiusi conduce alla coralità di quelli aperti e viceversa. Oltre 20 saranno gli spazi coinvolti nelle polis di San Marco e dell’Arsenale: da Ca’ Giustinian, sede della Biennale, il Conservatorio Benedetto Marcello, il Teatro La Fenice, l’Ateneo Veneto, a Campo San Vidal, Campo Pisani, Campo S. Stefano; dal Teatro Piccolo Arsenale, il Teatro alle Tese, le Tese dei Soppalchi a Calle del Forno, Fondamenta della lana, Riva dei 7 Martiri, Giardini…

Dei sette percorsi o pratiche –intesicome periodi di studio e creazione sul linguaggio della danza contemporanea – che costituiranno Abitare il mondo per il 2013, quattro sono già stati ideati da Sieni. Intitolati Prima danza, Invenzioni, Agorà, Trasmissione, ognuno di essi è destinato a circa 20 coreografi e danzatori tra i 18 e i 30/35 anni, ma anche a piccoli gruppi, scelti tramite bando internazionale. I bandi saranno pubblicati sul sito della Biennale www.labiennale.org intorno alla metà del mese di marzo.

A questi si aggiunge un quinto percorso molto particolare, intitolato Vita Nova, pensato per i giovanissimi dai 10 ai 15 anni. Abitare il mondo, infatti, considera le diverse età del danzatore e pone alla base il concetto stesso di trasmissione: quella che avviene naturalmente da maestro ad allievo, quella tra generazioni, tra una fase e l’altra della vita del danzatore, tra professionisti e non, e anche fra discipline diverse.

I periodi di studio sono caratterizzati dal lavoro con maestri della coreografia e della danza internazionale, ma anche da incontri con studiosi, artisti e filosofi, secondo un criterio di analogia con le pratiche della danza. Si tratta di un tragitto ampio al cui centro è la danza in rapporto costante con le altre arti. In questo dialogo la musica ha un ruolo centrale: alcune delle pratiche coreografiche, infatti, avranno la musica dal vivo, o come esecuzione di repertorio classico e contemporaneo eseguito dal vivo, o attraverso la creazione di un lavoro musicale che si svolge parallelamente alla creazione coreografica, o anche come improvvisazione tra musicista e danzatore.

Gli altri percorsi, ancora in fase di elaborazione, concorreranno ad arricchire i momenti di studio e gli esiti coreografici offerti al pubblico nelle tre giornate di giugno.

Entrando nel merito del ciclo Abitare il mondo, Prima Danza svilupperà alcuni progetti coreografici, che verranno articolati fino alla loro realizzazione, scelti fra le proposte di giovani coreografi/interpreti e coreografi con il proprio gruppo. Il percorso si svolgerà attraverso due fasi: dal 2 al 15 maggio e dal 17 al 30 giugno.

Invenzioni vedrà invece giovani danzatori lavorare al fianco di un coreografo, scelto fra una rosa di tre nomi proposti dal direttore. Nel periodo che va dal 10 al 30 giugno ogni coreografo elaborerà sui danzatori e con i danzatori uno spettacolo.

Con Agorà altri tre coreografi, sempre proposti da Sieni, condurranno un percorso particolare “sull’adiacenza dei corpi e l’ascolto degli altri in relazione ai luoghi prescelti per l’azione finale aperta al pubblico”.

Infine Trasmissione impegnerà 5 giovani coreografi/interpreti per due percorsi compositivi che coinvolgono, secondo un metodo caro a Sieni che coordina il progetto, la partecipazione di non professionisti: ai danzatori si aggiungeranno così bambini, madri e figli.

Con il particolarissimo percorso di Vita Nova, poi, l’auspicio è di poter creare un repertorio di danza contemporanea rivolto a più giovani, estendendo il progetto a livello nazionale tramite l’istituto delle Regioni, a partire, per quest’anno, da Veneto, Toscana, Puglia.

Caratterizzato come un progetto aperto alla comunità, Abitare il mondo farà condividere al forestiero e all’abitante che percorrono i luoghi della città un rituale comune, mettendoli in vicinanza con il senso della danza.