ACI propone un corso di guida obbligatorio per gli stranieri

AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA PROPONE UN CORSO DI GUIDA SICURA OBBLIGATORIO PER GLI STRANIERI CHE CONVERTONO LA PATENTE E PER TUTTI I NEOPATENTATI

IMG_1805Gli stranieri non risentono della crisi dell’auto: sono ormai più di 3 milioni i veicoli intestati ad immigrati nel nostro Paese, con un incremento del 34% negli ultimi 15 mesi. Sono quindi aumentati gli incidenti stradali che coinvolgono uno straniero, fino a sfiorare i 90 sinistri al giorno con 141 feriti e più di 1,4 morti, per un costo sociale che supera i 4,2 miliardi di euro annui, pari al 14% del totale (oltre 30 miliardi di euro). Gli immigrati che registrano più incidenti sono i rumeni (4.753 sinistri), seguiti da albanesi (3.504), marocchini (3.142), cinesi (1.215), moldavi (735), tunisini (700), peruviani (678), egiziani (675), serbi (607) ed ecuadoregni (586).

Numeri che hanno spinto l’ACI ad estendere agli stranieri il proprio impegno per l’educazione alla sicurezza stradale, offrendo 3.000 corsi di guida sicura (mille all’anno per tre anni) nel Centro ACI-SARA di Vallelunga, alle porte di Roma, ad altrettanti immigrati che divengono così Ambasciatori di Sicurezza Stradale. L’attività è partita a settembre e in sei mesi ha raggiunto già 1.500 persone.

Un corso di guida sicura riduce di un terzo la probabilità di incidente, come attesta l’esperienza austriaca dove l’incidentalità dei giovani si è ridotta del 33% con l’obbligo di un corso di guida sicura entro tre anni dal conseguimento della patente. Ciò significa che questa iniziativa dell’ACI diminuisce di 1,4 milioni di euro il costo degli incidenti stradali per la società. Se fosse estesa a tutti gli stranieri che guidano in Italia, il risparmio sarebbe di 1,5 miliardi di euro.

“Queste cifre dimostrano i risultati conseguibili con tre semplici interventi normativi – dichiara il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – che possono attuarsi subito e senza costi per lo Stato: istituire l’obbligo di un corso di guida sicura per gli stranieri che convertono la patente in Italia; prevedere un corso di guida sicura per tutti i neopatentati; riconoscere la guida sicura tra le attività finanziate con il 50% dei proventi delle multe che la legge assegna alla sicurezza stradale, in modo da consentire agli automobilisti di beneficiare in prima persona dei soldi versati con le sanzioni. Tre mosse che generano vantaggi per tutti, senza costi per le casse pubbliche”.

“I benefici della nostra azione sono evidenti anche fuori dalle strade – afferma il segretario generale dell’ACI, Ascanio Rozera – con una potente accelerazione del processo di integrazione sociale degli stranieri nel Paese. Forte dei risultati conseguiti nel 2012 grazie anche alla collaborazione delle ambasciate, delle comunità internazionali e della Polizia Stradale, e al sostegno economico di Sara Assicurazioni, ACI sta pianificando le prossime tappe per il biennio 2013-2014. L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, e dal Ministro per gli Affari regionali, il turismo e lo sport”.

Una ricerca condotta tra gli Ambasciatori della Sicurezza finora individuati dall’ACI rileva come l’85% di questi sia ben consapevole del proprio ruolo nella diffusione dei valori di responsabilità alla guida, prudenza e rispetto delle regole all’interno della comunità di appartenenza. Il 95% ritiene utile la formazione ricevuta e il 98% giudica “ottima” l’esperienza vissuta. Gli istruttori del Centro di guida sicura ACI-SARA di Vallelunga hanno riscontrato un netto miglioramento delle capacità degli allievi stranieri, con una crescita della consapevolezza dei rischi sulla strada e la correzione delle cattive abitudini al volante. I temi che hanno suscitato più interesse sono stati la giusta velocità in curva oltre al corretto utilizzo dei freni e del sistema ABS.