Incremento di vendite auto anche in agosto

autovettureIn agosto sono state immatricolate in Italia 59.203 autovetture con un incremento sullo stesso mese del 2014 del 10,7%. Questo tasso di crescita è inferiore a quello dei primi sette mesi dell’anno, che era stato del 15,2%. L’ultimo segnale che viene dal mercato dell’auto è dunque positivo, ma rispetto alla prima parte dell’anno si nota un rallentamento soprattutto se si considera che nel mese che si è appena chiuso vi è stato un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso mese del 2014.  Va però osservato che agosto è un mese atipico e che quindi i dati che lo riguardano non sono particolarmente significativi. Il consuntivo del primi otto mesi dell’anno chiude comunque a quota 1.065.556 con un incremento sullo stesso periodo del 2014 del 15%. Se questo tasso di crescita si mantenesse fino alla fine dell’anno, il 2015 chiuderebbe con un volume di immatricolazioni intorno a 1.560.000, un valore decisamente migliore di quello del 2014 (1.359.767 immatricolazioni), ma ancora molto lontano dai livelli ante-crisi.

La ripresa in atto sul mercato italiano dell’auto è stata trainata nella prima parte dell’anno soprattutto dagli acquisti delle aziende. Questa componente della domanda ha tuttavia rallentato con il passare dei mesi, mentre si rafforzavano gli acquisiti dei privati stimolati dalle promozioni delle case automobilistiche, dalle attese di ripresa dell’economia e soprattutto dalla necessità per molte famiglie di sostituire vetture ormai da tempo mature per la rottamazione. Modesto è stato comunque finora l’impatto sulla domanda della ripresa dell’economia che timidamente si sta affacciando, come emerge dai dati sull’incremento congiunturale del Pil nella prima parte del 2015 che l’Istat ha oggi rettificato. Nel primo trimestre la crescita è stata infatti dello 0,4% (0,3% nella prima stima) e nel secondo trimestre dello 0,3% (0,2% nella prima stima). Le due crescite consecutive indicano con chiarezza che il ciclo economico si è invertito e che è iniziata la ripresa. Va però segnalato che il tasso di recupero è ancora decisamente modesto, soprattutto se si considera che il prodotto interno lordo nel secondo trimestre  2015 accusa ancora un calo del 9% sui livelli ante-crisi e si è portato addirittura sui valori dell’inizio del secolo, cioè di quindici anni fa.

Gli operatori del settore dell’auto interpellati nel quadro dell’inchiesta congiunturale condotta a fine agosto dal Centro Studi Promotor manifestano comunque un cauto ottimismo sulle prospettive del mercato. Il 25% degli intervistati si attende infatti domanda in crescita, il 65% domanda stabile e soltanto il 10% ipotizza vendite in calo. Anche il clima di fiducia degli operatori determinato sempre dal Centro Studi Promotor si mantiene su livelli abbastanza elevati. La ripresa del mercato dell’auto dovrebbe dunque continuare. Certo, come per il Pil, anche per le immatricolazioni di auto il tasso di crescita attuale non rende possibile il ritorno ai livelli ante-crisi in tempi ragionevolmente brevi. Per quanto riguarda in particolare l’auto occorrerebbe che il Governo assumesse iniziative per favorire la ripresa e ciò a vantaggio, non solo dell’economia e dell’occupazione, ma anche della sicurezza della circolazione stradale e dell’ambiente. Dal Palazzo non giunge però alcun segnale.

Fonte: Centro Studi Promotor