I progetti della Ford per la mobilità futura

fields-15-ces-02COLONIA– Importante annuncio della Ford al Consumer Electronics Show di Las Vegas.  Nel corso della manifestazione è stato illustrato il progetto  Ford Smart Mobility Plan, la strategia dell’Ovale Blu per portare la connettività e l’automazione di bordo a nuovi livelli, implementare modelli flessibili e sociali di proprietà dell’auto e trasformare la futura esperienza di guida. Il lancio del programma è stato annunciato nel corso del keynote tenuto da Mark Fields, Presidente e Chief Executive Officer di Ford Motor Company, e avrà lo scopo di affrontare le nuove sfide della mobilità. Per rendere la smart mobility una realtà globale, Ford lancerà quest’anno 25 sperimentazioni in tutto il mondo, per mettere alla prova idee, sperimentare innovazioni e affrontare le sfide della mobilità nei differenti contesti. I risultati ottenuti indirizzeranno i futuri investimenti dell’Ovale Blu.

“Qui a Las Vegas mostriamo lo stato dell’arte delle auto connesse e dei veicoli a guida autonoma, ma partecipiamo al Consumer Electronics Show di quest’anno principalmente per motivi di rilevanza globale”, ha dichiarato Mark Fields nel corso del keynote che ha tenuto durante la kermesse americana dedicata alla tecnologia. “Ogni elemento nel nostro business è guidato dall’innovazione, per essere leader non solo nel settore dell’auto, ma anche in quello della connettività. Il nostro obiettivo è rivoluzionare la mobilità globale esattamente come 111 anni fa fece il nostro fondatore, Henry Ford”. La fase iniziale del Ford Smart Mobility Plan prevede l’istituzione di una serie di progetti globali di ricerca che permetteranno di studiare le differenti condizioni che si verificano in tutto il mondo, comportando ciascuna una sfida differente. Delle 25 sperimentazioni che Ford lancerà quest’anno, 9 saranno portate avanti in Europa e Africa, 8 in Nord America, 7 in Asia e 1 in Sud America. Ognuna di queste servirà ad acquisire una maggiore consapevolezza dell’ecosistema locale dei trasporti.
“Immaginiamo un mondo in cui i veicoli comunicano tra loro e interagiscono non solo con il guidatore, ma anche con le infrastrutture e con la rete dei trasporti urbani e dei programmi di condivisione dell’auto, per ridurre il traffico, rendere la vita più semplice e minimizzare i tempi degli spostamenti quotidiani casa-lavoro”, ha aggiunto Fields. “Le sperimentazioni che porteremo avanti ci permetteranno di definire i modelli del sistema dei trasporti e della mobilità che caratterizzeranno i prossimi 10 anni e oltre”. I 25 progetti sono divisi in 4 macro-aree (incremento della popolazione, espansione della classe media, qualità dell’aria e salute pubblica), ognuna delle quali rappresenta la radice dalla quale nascono le principali sfide locali che, specialmente nelle aree urbane, limitano l’efficienza, la rapidità e l’esperienza della mobilità personale. 9 dei progetti saranno localizzati in Europa e Africa. A Londra si studieranno soluzioni on-demand per la guida in città e gli effetti sulle spese assicurative della smart mobility. In Germania è già stato lanciato un programma sperimentale di car-sharing che coinvolge più di 50 città.

Dei 25 progetti, 11 sono portati avanti nell’ambito del progetto Innovate Mobility Challenge, un’iniziativa lanciata da Ford nel 2014 in tutto il mondo grazie alla quale gli sviluppatori di app possono mettersi alla prova e creare soluzioni hi-tech ai problemi della mobilità urbana.
Londra sarà la sede nella quale saranno portati avanti diversi progetti pilota indirizzati a sviluppare soluzioni destinate alle aree urbane a elevata densità abitativa, come le modalità flessibili di proprietà e condivisione dell’auto e i sistemi di localizzazione dei parcheggfields-15-ces-01i tramite smartphone.

I progetti che saranno portati avanti a Londra saranno il City Driving On-Demand (guidare on-demand in città): ha l’obiettivo di comprendere quali siano le caratteristiche che dovrebbe avere un sistema di car-sharing più  efficiente, flessibile e adatto agli scenari urbani rispetto ai progetti attuali. La ricerca pilota si avvarrà di una flotta di Focus Electric a zero emissioni e di Fiesta EcoBoost 1.0 3 cilindri ad alta efficienza; il Data Driven Insurance (assicurazione in base all’utilizzo effettivo dell’auto): permetterà di monitorare l’utilizzo individuale dell’auto per creare un modello di assicurazione personale calibrata sulle effettive abitudini di guida, per ridurre le spese assicurative. Il monitoraggio avverrà attraverso un’app che terrà anche sotto controllo l’auto mostrandone sullo smartphone la posizione e le condizioni, dal livello del carburante allo stato del motore. I dati raccolti permetteranno inoltre di aiutare a conoscere meglio, e di conseguenza ridurre, i flussi e le congestioni del traffico urbano ; il Dynamic Social Shuttle (servizio dinamico di navetta condivisa): un nuovo sistema  di mobilità on-demand per gli spostamenti di gruppo, per esempio quelli che abitualmente si compiono per recarsi in aeroporto. Il sistema, basato sulla condivisione del veicolo, è più pratico dell’autobus e meno costoso dei taxi; il Painless Parking (parcheggi senza stress): sviluppato in sinergia con le autorità locali, questo progetto prevede la creazione di un’app che permetta di trovare il parcheggio in base alle proprie necessità e alla disponibilità degli spazi, verificata in tempo reale Secondo un recente sondaggio condotto da Ford, il 56% dei cittadini europei prenderebbe in considerazione l’utilizzo di sistemi di car-sharing. Le ricerche indicano inoltre che ogni auto condivisa può sostituirne ben 13. Secondo la Commissione Europea, i costi sociali del traffico superano ogni anno i 100 miliardi di euro. Ford ha sviluppato in Germania un programma di car-sharing, in collaborazione con FHD GmbH, DB Rent e con la propria rete di dealer. Il programma è il primo servizio nazionale di car-sharing al mondo basato sul coinvolgimento della rete di concessionarie.

Il servizio Ford Carsharing copre già 55 città tedesche. Previa registrazione presso un dealer Ford, i clienti possono prenotare tramite app, sito web o telefono, un veicolo Ford dalla Ka al Transit, nonché uno dei 3.600 veicoli della flotta di car-sharing di Flinkster. Al Consumer Electronics Show, Ford ha ribadito l’importanza dei veicoli a guida autonoma, che in futuro saranno una realtà. “Già oggi produciamo e vendiamo veicoli che automatizzano alcune operazioni, come il parcheggio, la regolazione della velocità e le frenate d’emergenza grazie a sofisticati software e a speciali sensori”, ha dichiarato Raj Nair, Chief Technical Officer e Vice Presidente Sviluppo Prodotti di Ford. “In futuro ci sarà un veicolo Ford a guida autonoma, e stiamo lavorando in quest’area di ricerca con grande impegno”. L’elenco dei sistemi di assistenza alla guida Ford disponibili già oggi include il monitoraggio e il mantenimento della corsia di marcia (Lane-Keeping Aid), il controllo adattivo della velocità di crociera (Adaptive Cruise Control), la frenata automatica con assistenza pre-collisione e riconoscimento dei pedoni (Pre-Collision Assist with Pedestrian Detection), il sistema semiautomatico di parcheggio (Active Park Assist), il riconoscimento dei segnali stradali (Traffic Sign Recognition), i sensori luce e pioggia per fari e tergicristalli automatici. Nel prossimo futuro arriverà a bordo delle auto Ford anche l’assistenza alla guida nel traffico (Traffic Jam Assist).

E’ in avanzata fase di test su strada il prototipo di una speciale Ford Fusion Hybrid (la gemella americana della nuova Mondeo Hybrid), a guida completamente automatica. Il prototipo si avvale di tecnologie già disponibili oggi, con l’aggiunta di 4 sensori LiDAR che generano in tempo reale una mappa 3D dell’ambiente circostante. Il veicolo è in grado di riconoscere la presenza di oggetti e pedoni.

“La nostra priorità non è fare annunci di marketing o competere per essere i primi costruttori a vendere un’auto a guida completamente autonoma”, ha aggiunto Fields. “La nostra priorità sarà realizzare un veicolo a guida autonoma Ford accessibile al grande pubblico e in grado di cambiare davvero in meglio la vita dei nostri clienti”. “Henry Ford ci ha insegnato che una buona azienda realizza prodotti eccellenti e ne trae profitto, mentre un’ottima azienda fa tutto ciò, ma contemporaneamente crea anche un mondo migliore”, ha concluso Fields. “E’ questo lo spirito che ancora oggi ci guida”.