“Sciare con gusto”: conto alla rovescia per il tour gastronomico in Alta Badia

Alta-Badia_Gourmet-Skisafari_by-Freddy-Planinschek
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ALTA BADIA (Bolzano) – La lunga attesa sta per terminare. Inizia il 5 dicembre la stagione sciistica in Alta Badia www.altabadia.org, nel cuore delle Dolomiti altoatesine, Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco. La vacanza invernale in Alta Badia è però più di una semplice discesa sugli sci.  “Sciare con gusto”, all’insegna dei prodotti tipici e dei migliori vini dell’Alto Adige, valorizza il connubio vincente tra lo sport sulla neve e la gastronomia, i punti forti della località.

Parte in occasione del terzo Gourmet Skisafari il tour gastronomico sugli sci, alla scoperta delle antiche tradizioni della cucina italiana, che quest’anno caratterizzano l’iniziativa “Sciare con gusto”. Durante tutta la stagione invernale, si potranno degustare in quattordici rifugi sulle piste dell’Alta Badia, i piatti ideati con originalità da altrettanti chef italiani, ognuno abbinato ad un rifugio. La novità di quest’anno sta nella scelta delle ricette, rigorosamente create rispettando le tradizioni e l’antica storia culinaria della regione d’origine dello chef stellato.

I piatti, grandi classici della tradizione culinaria del Belpaese, reinterpretati per l’occasione, saranno un vero e proprio storytelling, racconteranno infatti una storia, legata ai prodotti del territorio, ai produttori e naturalmente allo chef stellato, anch’esso con una sua particolare storia personale. I singoli piatti parleranno delle varie regioni italiane, delle loro caratteristiche e delle loro tradizioni in cucina, in un viaggio che va da nord a sud e da est ad ovest. Alle varie creazioni verranno suggeriti due vini in abbinamento : un vino scelto dallo chef stesso, a confronto con un vino dell’Alto Adige.

Va detto che alla terza edizione del Gourmet Skisafari partecipano 5 chef stellati, abbinati ad altrettante baite.

A fare da padrone di casa, Norbert Niederkofler, abbinato per la prima volta al rifugio Col Alt, dove presenta uno stinco di agnello brasato su crema di mais, insalata di cipolla e julienne di prezzemolo. “Ho voluto scegliere l’agnello, siccome è una carne di queste zone di montagna. Inoltre, rappresenta un ricordo della mia infanzia, quando a casa si mangiava la carne solo una volta alla settimana, di solito fatta arrosto, brasata o al forno.”, ci svela Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus c/o Relais&Chateaux Hotel Rosa Alpina (2 stelle Michelin).

Matteo Metullio, lo chef stellato piú giovane d’Italia, del ristorante La Siriola c/o Hotel Ciasa Salares, presenta un piatto della sua regione d’origine, il Friuli Venezia Giulia. “Al Gourmet Skisafari mi fa piacere presentare la Jota rivisitata. Ho creato una crema di fagioli, chips di patata fritta, sauerkraut, olio di speck e tartar di gambero al limone. Questo piatto è uno dei più amati dai triestini e mi ricorda dunque le mie origini e le tradizioni culinarie della mia città. Ho rivisitato la classica jota, sostituendo la zuppa di fagioli con una crema di fagioli, le patate saranno in chips croccanti, i crauti stufati, lo stinco di maiale affumicato, sostituito da un olio di speck ed infine ho aggiunto il tocco creativo della tartar di gambero, perché in cucina amo particolarmente abbinare mare e terra.”, ci confida Matteo Metullio, abbinato al rifugio Piz Arlara.

L’altro chef stellato dell’Alta Badia è lo chef del ristorante La Stüa de Michil, che ha voluto ideare la ricetta di un carpaccio di manzo bio, scottato, crema di rapa di prezzemolo, carciofi sott’olio e cialda di pane di segale. Il ristorante, situato presso l’Hotel La Perla ha voluto scegliere un piatto, realizzato con il manzo biologico di Otto Pitscheider, gestore del rifugio Bamby, a cui è abbinato.

Tra gli chef ospiti, Claudio Sadler, il presidente de Le Soste, l’associazione che unisce i migliori chef stellati italiani, che lavorano in Italia, e all’estero. Al rifugio I Tablá lo chef del ristorante Sadler di Milano (2 stelle Michelin), presenterà una scaloppina di baccalà al prosecco con olive secche e polenta di storo. “Il mio piatto rispecchia le tradizioni culinarie del Veneto e del Trentino, dato che ho inserito sia il prosecco, che la polenta nella ricetta, ricordando così la mia regione di origine.”

Giancarlo Morelli, del Ristorante Pomiroeu di Seregno (MB), 1 stella Michelin, sarà abbinato al rifugio Bioch, dove presenta il piatto “tortello di farina saracena la bitto, patate biologiche, fonduta di cipolla bianca leggermente affumicata e finferli croccanti”.“Questo piatto della cucina lombarda è un riassunto delicato delle nostre montagne: la farina di grano saraceno e la sua storia antica, il bitto e le patate biologiche dei nostri contadini, una cipolla con il leggero sentore affumicato e dei finferli saltati che regalano croccantezza al palato.”, racconta Giancarlo Morelli del suo piatto.

Ad ogni ricetta, gli chef hanno voluto abbinare un vino della loro regione. Inoltre, i sommelier dell’Alto Adige vi hanno accostato un vino altoatesino per completare il piatto.