Oro, l’intramontabile bene-rifugio per eccellenza

VicenzaOro 2013Oggi più che mai e malgrado tutto, l’oro viene considerato sotto vari aspetti l’unico autentico bene-rifugio particolarmente duraturo nel tempo. E una valida dimostrazione di tale assunto viene data, anche se da un lato negativamente, dal pullulare su tutto il territorio nazionale degli svariati cosiddetti negozi “Compro oro”; mentre per fortuna, si può sempre contare su lati buoni e promettenti che si possono, ed esempio, riscontrare, come in questi giorni, dal progressivo successo della prestigiosa manifestazione settoriale della Città del Palladio “VicenzaOro“, che riesce a registrare – come anche quest’anno – generalmente un soddisfacente trend di incremento delle grandi, medie e piccole ditte espositrici. Malgrado le crisi endemiche dell’economia italiana, e soprattutto quelle ben ancora più gravi per le problematiche drammatiche situazioni, da sempre , ma oggigiorno maggiormente fomentata dai venti di guerra aleggianti dallo scacchiere medio-orientale, che agitano le diplomazie delle interessate nazioni europee, Russia comprese, oltre che, soprattutto, gli stessi Stati Uniti d’America, che vedono minacciata la loro egemonia in campo energetico (vedi metano e petrolio).

Ma d’altra parte, al riguardo c’è anche comunque da tenere presente le condizionanti circostanze che agitano il complesso panorama delle fonti estrattive dell’appetitoso metallo giallo in tutto il pianeta, oltre che, nello specifico, il mondo delle Borse con le loro puntuali quotazioni di mercato nel comparto aurifero e dei preziosi in genere. Uno scenario che si è andato profondamente e ampiamente delineando ulteriormente in tutti suoi contenuti e loro contorni proprio nel trimestre di luglio, agosto e settembre del 2013, segnatamente scandito con disarmante precisa realtà degli altalenanti titoli dei giornali economico-finanziari, come ed esempio quelli del 6 luglio (“Quotazioni dell’oro a picco nonostante gli acquisti cinesi“), del 19 luglio ( “Produttori tentati di riprendere le vendite a termine” – “Sul mercato dell’oro incombe il fantasma dell’hedging“, operazione, cioè, con la quale una parte delle produzione futura viene venduta in anticipo per fare cassa rapidamente e proteggere i margini tutelandosi da eventuali discese di prezzo), del 23 luglio (“L’oro vole sopra i 1.330 dollari l’oncia, sfiorando i 1.335″); del 7 agosto (“Prezzi ampiamente sotto la soglia dei 1.300 dollari” – “Oro ancora in ribasso sulla scia delle Fed e dei consumi deboli” – “In forte frenata l’attività di riciclo”), dell’8 agosto (“Molti big vedono crollare gli utili e i titoli in Borse” – “L’oro resta debole e mette in difficoltà i grandi produttori” – “AngloGold pronte e ridurre le spese“), del 31 agosto (“Etf Securities: possibili rischi per l’offerta, già scarsa” – “Sciopero generale nelle miniere d’oro del Sudafrica” – “Ma il prezzo ripiega sotto il 1.400 dollari”), del 3 settembre (“Dati macro positivi pesano sulla domanda di investimento” “Oro, cala la tensione in Siria e i prezzi si ridimensionano“), e del 4 settembre (“Acquisti record per monete ed ETf sul metallo bianco” “I segnali di riprese rilanciano l’argento e frenano l’oro e 1.400 dollari l’oncia” – “Sciopero al via nelle miniere sudafricane“).

Ma torniamo al Bel Pese, rioccupandoci di ”VicenzaOro” che – malgrado quanto appena esposto in merito all’andamento generale delle materie prime sul mercato mondiale – rappresenta pur sempre l’espressione più completa, col business dell’oreficeria e della gioielleria internazionale, dell’autentico significato di cosa può realmente costituire un ”bene-rifugio”. E questo anche insieme a tutte le altre manifestazioni orafe vicentine che si snodano lungo vari periodi dell’anno, rappresentando le eccellenze dell’arte orafa, i protagonisti, gli affari, le tendenze del variegato mondo dei preziosi, potendo contare normalmente su un esercito di circa milleduecento espositori provenienti de une trentina di Paesi esteri e da tutti i distretti italiani del settore, accogliendo buyer qualificati, nazionali e internazionali, provenienti de tutte le regioni del mondo, insieme a folte schiere di giornalisti statunitensi, cinesi, indiani, tedeschi, russi, giapponesi, australiani, colombiani, brasiliani, argentini, britannici, francesi, canadesi, turchi, degli Emirati arabi, oltre ai numerosissimi media italiani.

Intanto in proposito va opportunamente sottolineato che – come sostiene il presidente Paolo Mantovani – l’indiscusso continuo successo delle Fiera di Vicenza, con i suoi specifici appuntamenti espositivi, dipende fortemente pure e soprattutto della qualità delle aziende partecipanti, ed è per questo che ha deciso di accompagnarlo specificamente anche nei loro percorsi di evoluzione e crescita imposti dal mercato globale, fornendo alle stesse strumenti utili per far percepire al cliente l’unicità dei prodotti, sintesi del saper fare e della cultura, tradizione e creatività, innate del territorio italiano. Puntando quindi sul valore strategico di una stretta collaborazione dell’Ente Fiera di Vicenza con le associazioni di categoria di riferimento, e credendo nel loro apporto di informazioni e conoscenze, lavorare sempre in più stretta collaborazione creando nuove sinergie e leale condivisione di indirizzi.

Mentre, per concludere, un doveroso accenno va fatto alle nuove originali tendenze della moda nel campo orafo e gioielliero offerte sul mercato internazionale da VicenzaOro, che puntano per il 2014 alle forme “maxi” e appariscenti, sia per gli anelli che per gli orecchini, le collane, i bracciali, presentate appunto in versioni ampiamente vistose e particolarmente sofisticate, preferendo colori accesi ed eccentrici che vanno del cangiante verde smeraldo, al giallo splendente, e dall’acceso rosa o corallo fino, paradossalmente, al bianco abbagliante delle perle.

”VicenzaOro” si svolge nella Città del Palladio dal 7 all’11 settembre.

Roberto A. Raschillà

© RIPRODUZIONE RISERVATA