Il Museo Enologico Toso tra i premiati dei “Compleanni della Cultura”

Gianfranco Toso e Donato BoscaTorino – A 12 anni dalla sua apertura, l’Associazione Culturale per l’Arvangia ha premiato l’impegno del Museo Enologico Toso nel realizzare a Cossano Belbo un allestimento per raccontare alle nuove generazioni i sistemi e le attrezzature impiegate nella produzione del vino piemontese. L’iniziativa “Compleanni della Cultura“, conclusasi la scorsa settimana e giunta alla sua settima edizione, si è tenuta presso il Teatro Comunale di Cortemila.

Intento della manifestazione, anche quest’anno, è stato quello di portare alla ribalta molte realtà istituzionali e associative che hanno dedicato il loro impegno per la valorizzazione della “cultura a misura d’uomo”, quella che cammina con le proprie gambe e gratifica le persone anche senza grandi dotazioni economiche.

Accanto alle iniziative culturali che hanno valorizzato la figura e le opere di Beppe Fenoglio, che con la Langa di San Benedetto Belbo ha sempre avuto un rapporto privilegiato, l’Arvangia ha voluto celebrare altri “compleanni di cultura” per dare un riconoscimento di fiducia e ulteriore stimolo a coloro che nei decenni passati hanno lavorato per valorizzare le peculiarità ambientali e produttive delle Langhe.

Con il riconoscimento al Museo Enologico Toso ha voluto premiare l’impegno dell’Azienda nel realizzare a Cossano Belbo un interessante allestimento per raccontare alle nuove generazioni i sistemi e le attrezzature impiegate in pieno Novecento per la produzione dell’uva e del vino sulle nostre colline, nonché i riferimenti ad una quotidianità spesso pervasa dalla povertà e dalla scarsità degli strumenti a disposizione.

Nel accogliere con entusiasmo questo riconoscimento, Gianfranco Toso ha voluto ricordare la figura di suo padre Vincenzo, l’ispiratore originario dell’iniziativa e colui che ha saputo raccogliere e catalogare gran parte delle attrezzature e dei documenti esposti nelle sale del Museo.

L’impegno dell’azienda e della famiglia Toso è tuttora quello di continuare sulla strada tracciata per mettere a disposizione di chi visiterà la Valle Belbo un’iniziativa interessante e documentata, capace di presentare anche sotto l’aspetto storico e tradizionale l’attività viticola ed enologica sulle colline del Moscato.

Ulteriori Informazioni
http://www.toso.it