Congresso internazionale di medicina biointegrata a Roma

sala del congressoRoma – “A ciascuno il proprio stile di vita, a ciascuno la propria alimentazione, a ciascuno la propria attività fisica e mentale, a ciascuno la propria dieta. E’ questa la sfida che oggi lanciamo agli illustri relatori e al mondo scientifico italiano. Siamo passati dall’era post genoma all’era dell’epigenetica, quindi non possiamo più ignorare l’influsso che l’ambiente esterno ha sull’essere umano. Dobbiamo fuggire dalle mode, dalla massificazione e guardare solo al benessere della salute del singolo individuo”. Questo il messaggio lanciato dal dottor Franco Mastrodonato all’apertura dei lavori del 3° Congresso internazionale di medicina biointegrata che si sta svolgendo in questi giorni a Palazzo Carpegna a Roma.

dottor HertogheUna prima giornata di lavori che ha visto la presenza di relatori di caratura internazionale come il dottor Thierry Hertoghe, noto endocrinologo a livello mondiale. Secondo Hertoghe, gli ormoni sono la chiave del funzionamento della maggior parte dei meccanismi del nostro corpo: invecchiamento, desiderio sessuale, fertilità, metabolismo e forma fisica dipendono dal loro livello. Di conseguenza, regolandone la produzione attraverso l’alimentazione e lo stile di vita, è possibile raggiungere uno stato di benessere generale e in più sconfiggere una serie di patologie tra cui anoressia e bulimia. “Bisogna curarsi del proprio corpo come si fa quando acquistiamo una nuova macchina o una nuova casa. Al minimo problema portiamo la macchina dal meccanico o per la casa ci rivolgiamo a ditte specializzate. Non affrontiamo mai i problemi da soli, ma ci rivolgiamo a degli esperti del settore. Allo stesso modo ci dovremmo comportare per la salvaguardia e tutela del nostro organismo. Con medesima energia, con medesima partecipazione dovremmo curare la nostra salute affidandoci a medici specializzati”.

A seguire l’intervento del dottor Matteo Tudino che ha relazionato sulle patologie cutanee correlate al processo d’invecchiamento. “Fino ad ora è stato difficile utilizzare l’acido ascorbico nelle preparazioni cosmetiche per la sua forte instabilità; questo è infatti facile all’ossidazione per l’esposizione alla luce, alla temperatura e all’aria. Questo lavoro stabilisce un punto fermo dell’utilizzo di alcuni regolatori cellulari e di alcuni antiossidanti come la melatonina e il resveratrolo per la stabilizzazione dell’acido ascorbico legogiro. Sorprendente risulta il fatto che l’acido ascorbico con la melatonina sembrerebbero avere un’azione sinergica non solamente nel promuovere la riepitelizzazione e produzione di collagene, ma ancor più sorprendente risulta la regolazione del colore cutaneo. La vitamina C, LAA, in preparato cosmetico può trovare impiego quando solubilizzata con melatonina e resveratrolo in quanto ne viene aumentata la resistenza all’ossidazione. La stabilità dell’acido ascorbico viene conferita dal sinergismo melatonina-resveratrolo in ambiente costituito da vitis vinifera”.

Il ginecologo Cesare Marolla, invece, si è soffermato sul ruolo dell’invecchiamento ovarico. “Il concetto dominante dell’invecchiamento riproduttivo presuppone della perdità della fertilità femminile, età-dipendente, è determinato dal declinare del pool follicolare. L’intero stock di follicoli è prodotto durante la vita fetale, tuttavia il numero declina nel tempo con un marcato incremento nel tasso di scomparsa dopo i 35 anni di età. Dai milioni di follicoli presenti prima della nascita, alcune centinaia di migliaia sono presenti all’inizio della pubertà. Al di sotto di un mero critico di alcune migliaia di follicoli, i flussi mestruali diventano irregolari ad un’età media di 45-46 anni. La menopausa giunge mediamente all’età di 51 anni, quando il patrimonio follicolare è ridotto ad alcune centinaia di follicoli. In realtà accanto alla diminuzione del numero, anche la quantità oocitaria comincia a diminuire. Il reclutamento e lo sviluppo di multipli follicoli ovarici in risposta alla stimolazione con gonadotropine è fondamentale nelle tecniche di procreazione medicalmente assistita. L’abilità delle ovaie di rispondere alle gonadotropine con un adeguato sviluppo di follicoli è inteso come riserva ovarica. Sebbene la riserva ovarica diminuisca con l’età, tuttavia essa rappresenta una funzione biologica e non cronologica, la cui collocazione temporale è altamente variabile”.

Il medico neuroscienziato Giovanni Scarpagnini ha posto l’accento sulle neuroscienze nutrizionali. “L’invecchiamento dal punto di vista biologico resta ancora un processo ampiamente inspiegato. Ciò nonostante, dagli studi più recenti emerge chiaramente che il fenomeno dell’invecchiamento è il risultato di eventi che si succedono in modo plastico e sono, quindi, aperti a possibili modificazioni. Tra i più rilevanti processi biologici influenzati dall’invecchiamento si annoverano la ridotta capacità di attivazione di meccanismi genetici di difesa e di riparazione cellulare e la diminuita attività della biogenesi mitocondriale, con conseguente aumento del danno ossidativo. Negli ultimi anni le patologie neurodegenerative, è in particolare la malattia di Alzheimer, sono aumentate in maniera esponenziale nei paesi industrializzati. Gli ultimi dati presentati dall’Alzheimer Association parlano di una triplicazione dei casi di Alzheimer da oggi al 2050, e per quella data si prospetta che nel mondo occidentale, un anziano su tre sarà affetto da Alzheimer. Si tratta di numeri enormi, insostenibili per qualsiasi sistema sanitario. In quest’ottica, trovare delle sostanze che aumentano le difese del cervello, rallentando la morte dei neuroni e prevenendo l’insorgenza di patologie cognitive, rappresenta sempre più una emergenza socio-sanotaria. Tra le sostanze maggiormente studiate vi sono alcuni appartenenti alla famiglia dei polifenoli quali le antocianine e le procianidine del mirtillo, le catechine del thè, il resveratrolo e la curcumina, il pigmento giallo che da il colore al curry”.

L’endocrinologa Maria Corgna ha svelato le nuove frontiere del ben-essere. “L’emergente paradigma mente-copro, scientificamente delineato dalla psciconeuroendo-crinoimmunologia, ha come fulcro lo studio dei sistemi dello stress e lo stato d’infiammazione cronica che deriva dall’iperattività degli stessi. Il concetto di terapia moderna è quindi incentrato sullo “spegnimento dell’infiammazione non solo attraverso un sapiente iter terapeutico farmacologico che utilizzi strumenti terapeuti d’avanguardia, ma anche mediante il cibo, il movimento, la postura le strategie innovative di gestione dello stress e di “potenziamento” emozionale. Quattro pilastri di un metodo terapeutico che decina in chiave ultramoderna ed epigenetica il concetto di salute-prevenzione-terapia: dalla psiche al cibo, dalla ottimizzazione posturale al farmaco. Il metodo pnei4u sta acquisendo un consenso sempre maggiore tra medici, operatori della salute e pazienti che vogliano una volta per tutte essere attori protagonisti del proprio benessere e d quello dei propri pazienti”.

Il dottor Cesare Aragona, infine, ha spiegato come preservare la fertilità nella paziente oncologica. “L’oncofertilità è un nuovo campo interdisciplinare che ha ricevuto crescente attenzione nella letteratura internazionale negli ultimi anni e nasce dall’intersezione tra l’oncologia e la medicina della riproduzione umana con l’intento di aumentare la possibilità di preservazione della fertilità nei pazienti con diagnosi oncologica. Gli eserti in questo campo, devono essere in grado di identificare trattamenti adeguati, sia nella risoluzione della patologia oncologica, sia nella preservazione della capacità riproduttiva dei malati. Preservare la fertilità è un settore emergente che in condizioni opportune e con le metodiche appropriate offre alle pazienti oncologiche la possibile futura maternità. Alla luce degli studi in corso si evidenziano risultati più consolidati con la crioconservazione (congelamento lento e, più recentemente vitrificazione) dell’ovocita maturo e del pre-embrione. La crioconservazione di tessuto ovarico in situazione specifiche (chemioterpia immediata, adolescenti pre puberi e in donne impossibilitate a sostenere stimolazione ovarica per PMA), ancorché sperimentale, potrebbe costituire l’unica possibilità. E’ auspicabile, in ogni caso, una particolare cautela e attenzione essendo una disciplina emergente con ancora aspetti da approfondire”.

Ulteriori Informazioni
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